Siamo a Settecamini, la sesta zona di Roma nell’Agro Romano e non tutti sanno che questa area non ha nulla da invidiare a Ostiense dal punto di vista dell’arte urbana. Infatti, nell’ambito del progetto Street Art for Rights sono stati creati dei murales molto belli.
Il progetto è stato promosso da Roma Culture, vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.
Ciascuna opera d’arte ha un significato specifico. Ad esempio l’artista Diamond con “Sconfiggere la Fame” rappresenta una donna orientale che consuma un pasto di frittelle di riso. Il cibo non è solo sostentamento ma anche metafora di cultura, conoscenza e sapienza, nutrizione per la mente.
Poi c’è “Sconfiggere la povertà” di Solo che mostra una sospirante Lady Marian che osserva preoccupata l’avviso della taglia su Robin Hood. Un’immagine che fa riflettere sull’amore e su quanto sia giusto mettere a rischio la propria vita per gli altri, generando preoccupazione in chi ci ama. Inoltre, porta alla luce il conflitto tra ricchezza e povertà e l’impegno per colmare le diseguaglianze.
Una bambina che ride e un girasole sono firmati da Tina Loiodice, che vuole così esprimere l’importanza di un’infanzia felice.
Ma anche “La Casa nella Casa” di Etnik che fa riflettere sui temi del consumo e del riciclo nelle abitazioni. L’opera rappresenta l’obiettivo del consumo sostenibile.
I murales sono stati realizzati per una riqualificazione dell’area e per promuovere la diffusione della cultura della sostenibilità attraverso l’arte. Non a caso vengono utilizzate vernici che consentono di catturare gli agenti inquinanti e trasformarli in sostanze inerti attraverso un processo chimico attivato dalla luce solare.
Settecamini non è l’unica zona che rientra nel progetto Street Art for Rights, altre opere sono a San Paolo, Corviale e al Quarticciolo.