Nel quartiere Portuense
Pochi sanno che a Roma si trova un cimitero per animali domestici. L’idea nacque ai tempi di Benito Mussolini che ordinò di seppellire la gallina con cui giocavano i suoi figli. Il giardino privato, che esiste ormai da un secolo, viene gestito da Luigi Molon, figlio del veterinario di Mussolini. E ora conta circa un migliaio di animali sepolti, tra scimmie, cavalli, cani, gatti, criceti, pappagalli e papere.
Il cimitero consente ai padroni di far visita agli animali defunti. Tante sono le dediche che vengono lasciate “Nessuno muore in terra se vive nel cuore di chi resta” o “Sei stato il mio primo animale, mi ricordo sempre di te”. Qui sono stati sepolti anche gli animali di persone famose: i gatti di Anna Magnani, il barboncino di Brigitte Bardot e tanti altri.
Dato che lo spazio è ridotto, i posti liberi in via dell’Imbrecciato non sono molti. Nel frattempo non dovrebbe mancare molto all’approvazione della legge regionale per la creazione di cimiteri per gli animali d’affezione. Così Casa Rosa non sarà più l’unico cimitero in città, ma rimarrà comunque il più antico.