A meno di un’ora da Roma esiste un borgo che sembra sfidare il tempo. Arroccato a quasi 1000 metri di altezza sui Monti Ruffi, conta appena 200 abitanti e offre una vista che, nelle giornate limpide, arriva fino al Gran Sasso. Questo gioiello nascosto del Lazio si chiama Saracinesco, un piccolo comune che conserva intatta la sua anima medievale e che oggi attira chi cerca silenzio, autenticità e natura incontaminata.
Saracinesco: il borgo medievale sospeso nel tempo… e nello spazio
Arrivare a Saracinesco è come fare un salto indietro di secoli. Le sue case in pietra, costruite direttamente sulla roccia, sembrano aggrapparsi alla montagna. Le viuzze strette e le scalinate lastricate conducono a piccoli slarghi improvvisi, dove il tempo rallenta e il silenzio avvolge tutto. Il nome non è casuale: deriva infatti dalle incursioni dei Saraceni che in epoca medievale si rifugiavano proprio su questi rilievi.
Camminando tra le vie, l’atmosfera è la stessa che probabilmente si respirava secoli fa.
Cosa vedere a Saracinesco
Nonostante le sue dimensioni ridottissime, Saracinesco custodisce alcuni luoghi che meritano di essere scoperti:
- La Chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al XIII secolo, è la parrocchiale del borgo, conserva una statua lignea trecentesca della Vergine con Bambino e diversi arredi sacri di pregio.
- Il museo diffuso di sculture contemporanee, opere d’arte a cielo aperto che dialogano con il paesaggio.
- Le antiche fortificazioni medievali, da cui si gode una vista che lascia senza parole.
- Belvedere panoramici: dal paese si possono ammirare le montagne dei Monti Lucretili e, sullo sfondo, Tivoli. È anche possibile scorgere le montagne che separano il borgo da Roma e la provincia di Abruzzo.
- Sentieri escursionistici che attraversano boschi e portano a eremi nascosti tra le montagne.
Esperienze da vivere nella Valle dell’Aniene tra natura e tradizioni
Visitare Saracinesco non significa solo passeggiare tra le sue viuzze medievali: qui ogni esperienza è un tuffo nella semplicità autentica. Gli amanti della natura possono partire per un’escursione sui sentieri dei Monti Ruffi, tra boschi secolari ed eremi nascosti.
Chi preferisce un ritmo più lento può lasciarsi conquistare dall’ospitalità del borgo, fatta di chiacchiere spontanee con i residenti e di sapori genuini che riportano indietro nel tempo.
La Sagra della Polenta: il cuore della tradizione

Il momento clou dell’anno è senza dubbio la Sagra della Polenta, che nel 2025 taglierà il traguardo della 33ª edizione. Domenica 28 settembre, dalle 12:00 alle 15:30, Saracinesco si trasformerà in una grande festa popolare dove il profumo del sugo e delle salsicce accompagnerà ogni angolo del borgo.
La protagonista assoluta è la polenta, servita sulla tipica “scifetta” in legno – che ogni partecipante potrà portare a casa come ricordo della giornata. Un dettaglio che rende l’evento ancora più speciale, perché lega gusto e memoria.
Non è solo un appuntamento gastronomico: è un’occasione per vivere la comunità, scoprire tradizioni che uniscono generazioni e godere dei panorami mozzafiato che fanno da cornice al borgo.
Grazie al servizio navetta dai parcheggi, l’accesso è semplice e comodo, così da permettere a tutti di partecipare.
Perché visitare Saracinesco oggi
Saracinesco è un luogo che sorprende chiunque lo visiti: minuscolo ma maestoso, silenzioso ma pieno di storie. Un borgo sospeso a quasi 1000 metri che regala emozioni rare, un viaggio nel tempo e nella natura che merita di essere vissuto almeno una volta.
In un’Italia che vede molti piccoli borghi svuotarsi, Saracinesco è un esempio di resilienza: i suoi abitanti hanno scelto di restare e custodire le tradizioni. Visitare questo borgo nel 2025 significa vivere un’esperienza autentica e sostenere una comunità che continua a credere nel proprio territorio.
Come arrivare a Saracinesco
Il borgo si trova a circa 60 km da Roma. In auto si raggiunge facilmente dall’autostrada A24 (uscita Vicovaro-Mandela), per poi proseguire lungo una panoramica strada di montagna.
Per chi ama i viaggi lenti, la zona è collegata anche con treni regionali fino a Vicovaro e poi con autobus locali.