Nel quartiere Africano, in via Galla e Sidama 16, le vetrate dell’ex cinema Apollo sono state oscurate per via dei lavori in corso. Il cinema questa volta dovrebbe riaprire, da quanto apprendiamo da Roma Today, anche se non si sa nulla sulla data. La struttura, chiusa dal 2000, è stata acquistata all’asta nel 2019 per meno di 900mila euro.
La presidentessa del II municipio Francesca Del Bello ha spiegato che non ci sarà solo la sala cinematografica ma anche uno spazio dedicato alle attività culturali, tra cui una scuola di danza. Inoltre, il nuovo cinema potrebbe avere un parcheggio a poca distanza. È tutto da definire e ci vorrà del tempo. Intanto, però, la riapertura consentirebbe agli abitanti della zona di godere nuovamente di un cinema, senza doversi spostare per raggiungere le altre sale della capitale. Malgrado siano anni bui per il settore, dato l’avvento delle piattaforme di distribuzione streaming di serie TV e film, è una bella notizia. E sicuramente molti cittadini conservano dei bei ricordi della vecchia sala.
Il cinema degli anni 50
“Al cinema Africa vendevo i gelati. Ma prima ancora, da ragazzino, venivo a vederci i film. All’epoca si chiamava Apollo. Per un periodo, la la domenica, ci fecero anche i matinée. Ricordo ancora gli incontri con Benigni e De Crescenzo. Ora sono contento che lo riaprano”. Spiegava nel 2020 a Romah24 Gaetano Chiacchio, conosciuto barista di piazza Elio Callistio.
Persone che portavano la merenda da casa, che vedevano Zorro anche due volte di fila, mamme che accompagnavano i bambini al cinema durante la settimana e tanto altro. Parliamo di tempi senza cellullare e con poche televisioni.
Il cinema Apollo fu anche al centro di un’inchiesta sui cinema abbandonati degli studenti della Facoltà di Architettura della Sapienza. Realizzato nel 1950 dal progettista Morandi, lo stesso dell’Augustus e il Giulio Cesare, veniva usato anche come teatro. Ospitò, infatti, i concerti di Nino D’Angelo.