Nella Sala Protomoteca del Campidoglio gremita di persone si è tenuta la presentazione del progetto Asse degli Acquedotti. Si tratta di un percorso ciclopedonale proposto diverso tempo fa dal gruppo di ciclisti “Settimo Biciclettari”. E a partire da qui si apre una nuova fase progettuale che verrà condotta dall’Università Sapienza di Roma, incaricata di studiarne la fattibilità.
Il percorso ciclopedonale dovrebbe collegare i Castelli Romani e le periferie romane al centro della città: circa 13 km attraverso diversi polmoni verdi di Roma tra cui il parco degli Acquedotti, il parco di Tor Fiscale e quello della Caffarella fino ad arrivare al Circo Massimo.
Alla conferenza erano presenti i tre assessori competenti – Turismo (Onorato), Mobilità (Patanè) e Ambiente (Alfonsi) – e il fondatore di “Settimo Biciclettari” Dario Piermarini che lo ritiene uno dei progetti di mobilità sostenibile più entusiasmanti di Roma e d’Italia.
“Nel mio intervento introduttivo – scrive Dario Piermarini – ho tenuto a fare due ringraziamenti d’obbligo: in primis al direttivo del Settimo Biciclettari, alle associazioni, ai cittadini, volontari che hanno sostenuto e continuano a sostenere questo progetto nato dal territorio; un ulteriore, grande gesto d’amore per l’Asse degli Acquedotti sfidando anche le torride temperature di questi giorni.”
“Il secondo ringraziamento va al consigliere Rocco Ferraro che con la sua tenacia sta concretizzando il sogno di migliaia di romani, aprendo al contempo una nuova strada verso un turismo diffuso e sostenibile per la città. Il 17 Luglio 2023 il Settimo Biciclettari raggiunge uno dei suoi obiettivi principali, sancito fin dal suo atto costitutivo: consegnare l’Asse degli Acquedotti alle Istituzioni.”
“Lo raggiunge dimostrando tutta l’efficacia di modelli collaborativi tra amministrazione e cittadinanza. Tra pochi anni tutti quanti noi, i nostri figli, le generazioni future, turisti provenienti da tutto il mondo, potranno godere del tracciato green della ‘Grande Bellezza’ muovendosi in bici o a piedi. Avremo lasciato, tutti quanti noi che crediamo in questo progetto, un segno in questa città” conclude Piermarini.