Un vino che stupisce
La società si chiama Gik Live! E l’idea del “vino colorato” è nata nei Paesi Baschi, dove il team di ricerca e sviluppo continua a lavorare, precisamente a Portugalete, BI. Le uve, però, provengono da diverse località: Saragozza, La Rioja e Navarra.
Il gruppo di giovani spagnoli di Gik ha ideato tipi particolari di vino che “i puristi non osano comprare”, come scrive la società sulle pagine social. Le bottiglie più stravaganti sono Gik Blue (bevanda blu) e Gik Pink (rosa intenso) che “può convertire giornate ordinarie in giorni meravigliosi”, sostengono i creatori.
L’idea del vino blu è nata grazie al libro Blue Ocean Strategy, in cui i suoi autori descrivono i mercati con così pochi prodotti interessanti che gli ‘squali’ finiscono per mangiarsi a vicenda, trasformando il mare da blu in rosso. Quindi, per “restituire il colore naturale dell’acqua all’oceano”, i ragazzi di Gik Live! hanno deciso di creare prodotti diversi. L’azienda propone una amplia scelta di bevande fuori dal comune: vini speziati, piccanti e al tè, rosa, blu, dolci e molto social.
Vino non vino, perché?
Nel 2018 avviene l’arrivo negli States, con oltre 10mila riserve prima dell’apertura. Un successo che contrasta con la resistenza che hanno subito sin dall’inizio dall’area più purista del settore in Spagna, che ha definito il prodotto una “terribile invenzione”.
Ai creatori della società, infatti, è stato vietato commercializzare il prodotto come vino. Gik Blue e le altre bottiglie appartengono ora alla categoria “altre bevande alcoliche”. Quindi, è a base di vino (99%) ma non si può chiamare così. Il colore si ottiene attraverso coloranti naturali.
Gik Live! opera in 30 Paesi, ma l’Italia ancora non rientra tra questi. Il prodotto fino a poco tempo fa si poteva acquistare su Amazon, ora però non risulta più disponibile. Il Gik blue Azul costa 20 euro.
Immagine di copertina: Kaboompics.com/Pexels