Delle diciassette città italiane candidate per ospitare l’Eurovision Song Contest 2022 ora ne rimangono solo cinque: Milano, Torino, Bologna, Pesaro e Rimini. La candidatura della capitale era stata annunciata proprio dalla sindaca Raggi il giorno dopo la vittoria della band romana Maneskin. Purtroppo, però, Roma è stata esclusa.
Le scorse settimane i tecnici dell’EBU (European Broadcasting Union) hanno verificato le location proposte dalle diverse città. E a Roma la sede presentata era quella di un Padiglione della Fiera di Roma, che come ha dichiarato Veronica Tasciotti, Assessore Sport Turismo e Grandi Eventi di Roma, non era conforme allo standard richiesto.
La Rai Radiotelevisione italiana, organizzatrice dell’Eurovision Song Contest 2022 (ESC), aveva pubblicato tempo fa i requisiti per ospitare la gara. La città ospitante deve essere dotata di un aeroporto internazionale che disti non più di 1 ora e 30 minuti da essa e deve avere un’offerta alberghiera di oltre 2.000 stanze nelle aree contigue all’evento.
Inoltre, l’infrastruttura al coperto deve essere dotata di aria condizionata secondo gli standard vigenti e ben perimetrabile; avere una capienza di 8.000 – 10.000 spettatori nella sala principale durante l’evento ESC (che corrisponda al 70% della capienza massima prevista per i normali concerti, prendendo in considerazione le specifiche esigenze di ESC per palco e produzione); essere dotata di un’area principale che possa ospitare un allestimento e tutti gli altri requisiti necessari a realizzare una produzione di alto livello con altezze disponibili di circa 18 metri, in particolare, con buone capacità di carico sul tetto. Infine, il luogo scelto deve avere una struttura logistica intorno all’area principale che supporti le esigenze della produzione di ESC.