Resta pochissimo tempo per assistere a uno degli spettacoli artistici più suggestivi dell’autunno romano. Fino a domani sera, 15 ottobre, la riva destra del Tevere si trasforma in una scultura di luce grazie a Luminis, l’opera monumentale ideata dal giovane artista Mario Carlo Iusi.
Per 500 metri – tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini – il muraglione del fiume si accende ogni sera dalle 20:00 con una sequenza di cornici luminose di dimensioni variabili. Un’installazione che non si limita a stupire l’occhio: invita a rallentare, osservare e riscoprire il paesaggio urbano attraverso la luce.
Curato dall’associazione Tevereterno in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Artivazione e Acqua Foundation, il progetto è stato presentato a Roma dopo aver toccato altre tappe in Italia e Spagna, tra cui Alatri e Barcellona.
Luminis: la luce che ridisegna il muro e il nostro sguardo
Luminis non è una semplice installazione luminosa, ma una riflessione poetica sul confine, sul tempo e sulla percezione. Le cornici di Iusi non racchiudono immagini, ma incorniciano l’assenza, costringendo chi osserva a soffermarsi su ciò che di solito sfugge: la materia del muro, la sua memoria, le stratificazioni del tempo.
La luce diventa il vero soggetto dell’opera, non per decorare ma per rivelare. Ogni cornice apre un varco visivo nel paesaggio, trasformando il muro – da sempre simbolo di separazione – in un piano di relazione.
Come scrive la curatrice Claudia Pecoraro, “la luce non incornicia il passato come reliquia, ma lo rilancia nel presente come esperienza viva e condivisibile”.
L’osservatore diventa così parte integrante del progetto: il suo sguardo completa l’opera, riscrivendo ogni sera il significato di quello spazio.
Dal fregio di Kentridge alla nuova voce del Tevere
Chi conosce la storia recente di Piazza Tevere ricorderà il maestoso “Triumphs and Laments” di William Kentridge, il fregio lungo oltre 500 metri realizzato nel 2016. Oggi, sullo stesso tratto di muro, Mario Carlo Iusi rinnova quel dialogo tra arte contemporanea e memoria storica.
Ma se Kentridge narrava Roma attraverso immagini e figure, Iusi sceglie la purezza della luce e del vuoto: il racconto non è più inciso, ma suggerito. È lo spettatore, camminando lungo la banchina, a ricomporre con lo sguardo la sua personale narrazione luminosa della città.
Mario Carlo Iusi, il giovane artista che parla con la luce
Nato ad Alatri nel 1995, Iusi appartiene a una nuova generazione di artisti che unisce ricerca concettuale e sensibilità ambientale. Il suo lavoro esplora il rapporto tra segno, spazio e luce, portando la lentezza e la contemplazione al centro dell’esperienza urbana.
Con Luminis, l’artista invita a un gesto quasi meditativo: fermarsi, respirare, guardare.
In un mondo che corre, il suo progetto propone una rivoluzione silenziosa fatta di attenzione e presenza.
Piazza Tevere: vent’anni di arte contemporanea sul fiume di Roma

L’arrivo di Luminis coincide con un traguardo importante: i vent’anni di Piazza Tevere, lo spazio pubblico immaginato da Kristin Jones come luogo di dialogo tra arte e paesaggio fluviale.
In due decenni, questo tratto del Tevere è diventato un laboratorio a cielo aperto per l’arte contemporanea, dove le opere dialogano con la città di Roma e con il suo fiume.
Come sottolinea Giorgio de Finis, presidente dell’associazione Tevereterno, “Piazza Tevere è una cornice unica, un luogo dove l’arte contemporanea può finalmente confrontarsi con la scala monumentale del cuore di Roma”.
Luminis si inserisce perfettamente in questa visione: non come evento isolato, ma come continuazione viva di una tradizione di sperimentazione artistica urbana.
Dove e quando vedere Luminis a Roma
📍 Dove: Piazza Tevere, tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, Roma
🕗 Quando: ogni sera dalle 20:00, fino al 15 ottobre 2025
💡 Ingresso: libero e gratuito
🌐 Maggiori info: tevereterno.org | culture.roma.it