Domenica 17 settembre la Cometa Verde Nishimura raggiungerà il suo punto più vicino al Sole (il cosiddetto perielio). Sperando che durante questo avvicinamento non si disintegri, alle 19.15 circa C/2023 P1 (così si chiama) potrebbe essere vista nella costellazione della Vergine. Un evento da non perdere visto che non tornerà per 400 anni!
Si può scorgere a occhio nudo ma per vedere i dettagli servono degli strumenti. “È necessario un buon binocolo per individuarla e sapere dove guardare”, ha spiegato il direttore del Center for Near-Earth Object Studies della Nasa Paul Chodas. Questa cometa è stata scoperta da un astronomo amatoriale, Nishimura, ad agosto 2023.
Ti riportiamo le parole di Gianluca Masi, astronomo e responsabile del Virtual Telescope Project: “La cometa Nishimura è sostanzialmente un imprevisto regalo da parte del cielo, scoperta solo il 12 agosto, da allora si è avvicinata al Sole e a suo modo ha acceso un bello spettacolo nel firmamento“.
“C/2023 P1 è visibile con semplici strumenti, basta un binocolo o un piccolo telescopio, molto più difficilmente a occhio nudo ma solo in ottime condizioni di buio e limpidezza del cielo. La cometa ha una coda magnifica, davvero molto ricca di dettagli e facilmente fotografabile” ha detto Masi.
Come si apprende su ilmeteo.it, a Febbraio 2024, un’altra cometa luminosa, C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), entrerà in scena.
Cos’è una cometa e perché questa si chiama così?
La cometa è un corpo celeste piccolo, simile a un asteroide, formato da gas ghiacciati, frammenti di rocce e metalli. Il nome deriva dal greco κομήτης che significa “dotato di chioma”, poiché gli antichi descrivevano la coda delle comete come una lunga capigliatura. I “capelli” della cometa Nishimura sono verdi perché questa contiene più gas che polvere.
C/2023 P1 (Nishimura) cosa significa? C indica la cometa non periodica (impiega centinaia di anni per orbitare intorno al Sole). 2023 P1 si riferisce al periodo, infatti questa cometa è stata scoperta nella prima parte del mese di agosto (anno 2023). Nishimura indica chi ha fatto la scoperta.