Prima di parlare del Museo Andersen vogliamo farti conoscere l’artista norvegese americano che ha realizzato le opere presenti nella casa.
Nato in Norvegia nel 1872 e poi emigrato a Newport con la famiglia, il giovane Hendrik Christian studiò arte in Europa e poi scelse Roma come casa, dove rimase fino alla sua morte. Le sue sculture sono d’ispirazione classica, mirava a stimolare nell’osservatore un desiderio di automiglioramento. Il progetto più importante è quello della Città Mondiale, una città in cui dovevano regnare pace e armonia. Secondo lo scultore, l’arte diventa strumento per cambiare l’umanità e arrivare alla perfezione.
È possibile ascoltare anche un podcast su questo artista e la sua vita privata, arricchita da incontri e frequenti viaggi. Un’interessante storia di un uomo e del suo sogno come artista, delle sue idee e speranze.
Cosa vedere nel museo Andersen
La casa venne fatta costruire da Andersen e decorata sempre dall’artista a partire dal 1922 in stile eclettico neo-rinascimentale. Porta il nome di Helene, all’ingresso si vede la dedica alla madre. Al piano terra si possono si possono ammirare molte opere dell’artista. Al primo piano invece si trova la sua abitazione. Nella casa ci sono più di 200 sculture di diverse dimensioni in gesso e bronzo, più di 200 dipinti e oltre 300 opere grafiche.
Al primo piano, inoltre, si tengono mostre temporanee dedicate ad artisti stranieri dell’800, del 900 fino ad arrivare ai nostri tempi.
Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30, può accogliere 70 persone contemporaneamente: 40 visitatori nelle sale al piano terra e 30 nelle sale al secondo piano.
Il museo di proprietà statale viene gestito attraverso attraverso la Direzione Musei statali di Roma. L’ingresso è libero. Si trova in Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, 00196 – Roma (quartiere Flaminio).
*Da febbraio 2024 il Museo Hendrik Christian Andersen è a pagamento (6 euro per il biglietto intero e 2 euro per il ridotto).