Lo studio romano
Non è una novità, i nostri amici a quattro zampe, grazie al loro olfatto, possono aiutarci a individuare la presenza di malattie. Con un olfatto 100.000 volte più potente del nostro, già alcuni cani sono stati addestrati per individuare diversi tipi di tumori e sono molto utili per la diagnosi.
Proprio per questo motivo, a Roma è stato avviato un progetto per addestrare cani destinati allo diagnosi rapida delle persone con Covid-19 (sintomatici e asintomatici). Lo studio, coordinato dalla professoressa Silvia Angeletti, avviene presso il Drive-in Campus test del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e verrà realizzato su un campione di oltre 1000 pazienti.
Come funziona?
I cani, addestrati da professionisti, dovranno annusare i campioni contenenti il sudore dei pazienti. Dopo il responso dell’animale, l’operatore annoterà il risultato del test come positivo o negativo su un registro. Contemporaneamente il paziente sarà sottoposto a test molecolare per mettere alla prova l’efficienza dell’olfatto.
Lo studio durerà circa 12 settimane e sarà svolto in piena sicurezza per l’operatore e per il cane che non entrerà mai in contatto diretto con la sostanza biologica. Finora non risulta che i cani possano essere coinvolti nella trasmissione o diffusione del Coronavirus.
Nel caso in cui il progetto dovesse andare a buon fine, i cani potrebbero essere utilizzati in contesti urbani per attività di screening in grandi eventi, cinema, teatri, stazioni, aeroporti e stadi per far ripartire la vita associata. Inoltre, i nostri amici a quattro zampe consentirebbero di velocizzare la procedura per rilevare la presenza del Covid-19. Un cane addestrato impiega circa 10 secondi per lo screening mentre un tampone rapido richiede 20-30 minuti.