
Villa Paolina Bonaparte, conosciuta anche come Villa Bonaparte, è una storica residenza settecentesca situata a Roma, tra Porta Pia e Porta Salaria, all’interno delle Mura Aureliane. La villa fu costruita nel 1750 per volere del cardinale Silvio Valenti Gonzaga, segretario di Stato di Papa Benedetto XIV, e successivamente acquistata nel 1816 da Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, che la trasformò in una raffinata dimora in stile Impero.
Breve storia della Villa
Dopo la caduta di Napoleone, infatti, Paolina si trasferì a Roma e acquistò la villa. La ristrutturò introducendo elementi in stile Impero, come decorazioni egizie ispirate alla campagna d’Egitto del fratello. Anche il giardino fu riprogettato con un parterre all’inglese e un parco chiuso dalle Mura Aureliane.
Un evento storico importante che la riguarda è l’apertura della Breccia di Porta Pia, durante la presa di Roma nel 1870, i bersaglieri entrarono nella città attraverso il giardino della villa.
Nel 1950 fu acquisita dalla Francia e divenne sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, tutt’oggi lo è.
Piccola curiosità
A Roma c’è un’altra Villa Paolina, nel quartiere Nomentano, conosciuta anche come Villa Cohen, progettata nel 1920 dall’ingegnere Enrico Verdozzi. La Villa per anni fu una scuola femminile, oggi è stata trasformata in un palazzo residenziale (un appartamento da comprare al suo interno può superare il milione di euro).
Come visitarla?
Villa Paolina Bonaparte rappresenta un’importante testimonianza della storia romana legata alla famiglia Bonaparte ed è uno dei luoghi più affascinanti della città per il suo connubio tra arte, storia e diplomazia. È aperta al pubblico per le visite guidate il lunedì e il venerdì. Il costo della visita (della durata di circa un’ora) è di 15 euro e per i visitatori italiani l’orario è il lunedì alle 11.30 e il venerdì alle 15.
Le visite guidate in inglese si tengono il lunedì alle 10.30, in francese il venerdì alle 10.30 e alle 11.30.
Se si vuole visitarla, bisogna scrivere a prenotazioni@artwonders.it.